Per effetto della crisi economica che si è realizzata con particolare intensità nel corso del 2009, molte economie avanzate hanno intrapreso percorsi di risanamento fiscale. Nell'ambito di tali misure un ruolo non trascurabile è rappresentato dagli interventi di riduzione della spesa per il pubblico impiego. Il lavoro esamina le misure di aggiustamento fiscale intraprese fino a luglio 2011 in otto paesi europei - Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Portogallo, Regno Unito e Spagna - e le specifiche iniziative assunte riguardo alla spesa per il pubblico impiego. Più in dettaglio, il primo paragrafo tratta degli sviluppi macroeconomici connessi alla crisi economico-finanziaria. Il secondo paragrafo illustra la dimensione della spesa per il pubblico impiego nei paesi esaminati e la sua evoluzione negli ultimi anni, delineando sinteticamente le principali tendenze nel decennio precedente la crisi. Nel terzo paragrafo si descrivono le manovre di aggiustamento dei conti adottate nei vari paesi e le misure specifiche previste per il pubblico impiego, esaminando analogie e differenze. Il quarto paragrafo analizza le misure sul pubblico impiego in relazione alle raccomandazioni di policy dei principali organismi internazionali. Il quinto paragrafo espone le principali conclusioni. Nel complesso i paesi esaminati hanno adottato tipologie di interventi riduttivi della spesa per i dipendenti pubblici simili e in accordo con le raccomandazioni espresse dai principali organismi internazionali. Le misure attuate hanno in gran parte risposto all’esigenza di un contenimento della spesa pubblica nel breve periodo, in alcuni casi possono però essere suscettibili di creare effetti di recupero una volta esaurito il momento di urgenza di contenimento fiscale. Più in generale, si evidenzia la necessità di un’attenta gestione e valutazione della fase post-crisi in relazione al ripristino delle dinamiche retributive, alla definizione degli assetti ordinamentali e all’invecchiamento e alla riduzione del numero di dipendenti pubblici. As a result of the economic and financial crisis, many advanced economies have embarked on fiscal consolidation paths. Amongst the measures enacted to reduce public spending, the containment of the public sector wage bill plays a significant role. The paper examines the adjustment packages taken up to July 2011 by eight EU countries - France, Germany, Greece, Ireland, Italy, Portugal, Spain, United Kingdom - and the specific actions taken to curb public employment spending. The first section discusses the macroeconomic developments related to the crisis, highlighting its impact on real and public finance indicators. The second section analyses the size of public employment spending in the countries surveyed and its evolution in recent years. The third section describes the fiscal packages adopted by the countries examined and the specific interventions to restrain the government wage bill, analyzing similarities and differences. The fourth section reviews the implemented actions in the light of the policy recommendations by international organizations (IMF, European Commission, OECD). All in all, the countries surveyed have adopted broadly similar types of interventions to reduce public employment spending, following the lines of action recommended by international organizations. The measures implemented have largely met the need for public spending containment in the short term, such as the wage restraint. In some cases, however, there is the risk of a bounce back when the urgency of fiscal consolidation will fade out. More generally, the paper highlights the need for careful management and evaluation of the post-crisis scenario with regard to the structure of public employment, the civil servants’ economic incentives schemes, the ageing of the labor force and the reduction in the number of civil servants
